Ore 3:00 del mattino, strada fuori dalla città di Mombasa. Le sirene squarciano il silenzio notturno. Un giovane motociclista giace immobile sull'asfalto dopo un impatto ad alta velocità. Il team di soccorso sa che le decisioni prese nei prossimi minuti potrebbero fare la differenza tra un recupero completo e una disabilità permanente. È proprio per questi momenti critici che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato le nuove linee guida 2024 per la gestione delle lesioni del midollo spinale.

Nel mondo dell’emergenza-urgenza, la gestione delle lesioni del midollo spinale (SCI) rappresenta una delle sfide più critiche. Una gestione non ottimale nelle prime ore dopo l’infortunio può influenzare significativamente la prognosi dei pazienti, con esiti a lungo termine che vanno dalla disabilità permanente a gravi complicanze secondarie. Per questo motivo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente pubblicato il documento "Minimum Technical Standards and Recommendations for Spinal Cord Injury Management in Emergencies" (2024), una risorsa fondamentale per tutti i professionisti del settore preospedaliero e ospedaliero coinvolti nella gestione delle SCI.
Un Documento Nato dall’Esperienza sul Campo
Questo documento nasce dall’esperienza maturata in contesti di emergenza complessi, come disastri naturali, conflitti armati e altre situazioni di crisi sanitaria, dove la gestione delle lesioni spinali è spesso complicata dalla mancanza di risorse e dalla necessità di adattarsi a condizioni operative estreme. L’OMS, in collaborazione con esperti internazionali e organizzazioni come l’International Spinal Cord Society (ISCoS), ha sviluppato queste linee guida per standardizzare le pratiche di gestione delle SCI, garantendo che i pazienti ricevano cure adeguate anche in contesti critici.
I Numeri dei Spinal Cord Injuries (SCI) da Trauma |
500.000 nuovi casi/anno a livello mondiale |
40% delle lesioni sono dovute a incidenti stradali |
l 60% dei pazienti ha meno di 30 anni |
I costi sanitari diretti possono superare 1 milione di euro per paziente |
Aggiornamenti Fondamentali per gli Emergency Medical Teams
Il nuovo documento OMS si inserisce nel quadro delle raccomandazioni tecniche minime per i team medici di emergenza (Emergency Medical Teams, EMTs), fornendo linee guida dettagliate su vari aspetti della gestione delle SCI in scenari di emergenza. Tra i punti chiave affrontati nel documento troviamo:
Approccio preospedaliero ottimizzato, con indicazioni precise su immobilizzazione, trasporto e gestione precoce delle SCI.
Standard clinici per il trattamento intraospedaliero, compresa la gestione chirurgica e non chirurgica delle SCI.
Piani di continuità assistenziale, con focus sulla riabilitazione precoce e sulla riduzione delle complicanze.
Aspetti etici e decisionali, con particolare attenzione alla gestione delle risorse in ambienti con accesso limitato alle cure avanzate.
Le Novità per l’Approccio Preospedaliero
Seppur molte delle raccomandazioni siano in linea con le attuali pratiche EMS, il documento OMS introduce alcune importanti novità operative per il contesto preospedaliero, che vanno ad aggiornare le linee guida esistenti:
1. Immobilizzazione selettiva e gestione del paziente
Confermata la riduzione dell’uso sistematico dei collari cervicali rigidi, con maggiore enfasi su manual in-line stabilization (MILS) e blocchi laterali per il capo.
Importanza della rimozione tempestiva delle tavole spinali per ridurre il rischio di lesioni da pressione.
Maggiore flessibilità nella gestione di pazienti agitati o non collaborativi, consentendo il posizionamento più confortevole.
2. Trasporto e trasferimento
Minimizzazione dei trasferimenti multipli, indirizzando i pazienti direttamente ai centri trauma/spinali quando possibile.
Protezione termica obbligatoria per tutti i pazienti con SCI.
Introduzione dell’uso di antiemetici per prevenire il vomito nei pazienti immobilizzati.
3. Gestione dello shock neurogeno
Target di pressione arteriosa media (MAP) ≥85 mmHg per almeno 7 giorni dopo SCI cervicale o toracica alta.
Limitazione dell’uso di vasopressori preospedalieri solo in ambienti con monitoraggio continuo.
Maggiore attenzione alla differenziazione tra shock neurogeno e ipovolemico.
4. Neuromonitoraggio preospedaliero
Documentazione ripetuta della funzione neurologica per rilevare eventuali peggioramenti durante il trasporto, viene data enfasi al monitoraggio neurologico continuo.
Raccomandazione dell’uso della International Standards for Neurological Classification of SCI (ISNCSCI) / American Spinal Injury Association (ASIA) Impairment Scale (AIS) per una valutazione più precisa.
Conferma dell’inapplicabilità delle regole Canadian C-Spine/NEXUS nei politraumi.
Conclusioni e Implicazioni per il Futuro
L’integrazione di queste nuove linee guida tra i protocolli di primo livello rappresenta un passo avanti fondamentale per garantire una gestione basata sulle migliori evidenze disponibili. L’aggiornamento dei protocolli EMSy in base a queste raccomandazioni OMS permetterà di:
Ottimizzare l’approccio preospedaliero nelle SCI, riducendo il rischio di danni secondari.
Standardizzare le pratiche operative tra i vari team di emergenza.
Migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti con SCI.
Nei prossimi giorni, lavoreremo per integrare queste raccomandazioni all’interno delle linee guida EMSy, garantendo che i nostri protocolli siano sempre allineati con le più recenti evidenze scientifiche. Restate aggiornati per ulteriori dettagli sugli aggiornamenti operativi!
Take-Home Messages
📌 L'immobilizzazione deve essere selettiva e basata su criteri clinici specifici
📌 La protezione termica è fondamentale quanto l'immobilizzazione
📌 Il monitoraggio neurologico deve essere continuo e documentato
📌 La gestione dello shock neurogeno richiede target pressori specifici
📌 Uso sistematico di antiemetici nel preospedaliero.
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